Sant’Anna e Castiglione
Sembra un titolo di romanzo allegro, invece sono due tragedie. Ormai avete capito che parliamo spesso di Seconda Guerra Mondiale. Purtroppo la guerra non è fatta solo di battaglie, di disfatte e vittorie. Nella guerra l’uomo è capace di orrori incredibili.
Il 12 agosto è un triste anniversario per due paesi:
Siccome i viaggi estivi stanno arrivando nelle loro ultime settimane vi volevo consigliare due tappe da effettuare sul ritorno a casa. Sconsiglio sempre queste terribili visite a inizio vacanze perché purtroppo anche se è necessario fermarsi in questi punti ci vuole qualche giorno per digerirli…
Mi ricordo ancora dopo 30 anni il ritorno di vacanze nel sud della Francia quando siamo passati ad Ouradour sur Glane, un luogo con una storia simile rimasto tale e quale dopo la strage del 10 giugno 1944, una rappresaglia che è costata la vita a 642 civili (wiki)
Sant’Anna di Stazzema
È un piccolo paese in mezzo alle montagne della provincia di Lucca dove il 12 agosto del 1944 entrano i tedeschi della 16. SS-Panzergrenadier-Division “Reichsführer SS” accompagnati da fascisti. Cercano i partigiani nascosti nelle montagne, però trovano un villaggio di montagna pieno di persone sfollate delle regioni vicine.
Quello che fanno non è un atto di guerra, è un atto terroristico!
I morti sono tantissimi: 560 di cui 130 bambini
Quel mattino di agosto a Sant’Anna uccisero i nonni, le madri, uccisero i figli e i nipoti. Uccisero i paesani ed uccisero gli sfollati, i tanti saliti, quassù, in cerca di un rifugio dalla guerra. Uccisero Anna, l’ultima nata nel paese di appena 20 giorni, uccisero Evelina, che quel mattino aveva le doglie del parto, uccisero Genny, la giovane madre che, prima di morire, per difendere il suo piccolo Mario, scagliò il suo zoccolo in faccia al nazista che stava per spararle, uccisero il prete Innocenzo, che implorava i soldati nazisti perché risparmiassero la sua gente, uccisero gli otto fratellini Tucci, con la loro mamma. 560 ne uccisero, senza pietà in preda ad una cieca furia omicida. Indifesi, senza responsabilità, senza colpe. E poi il fuoco, a distruggere i corpi, le case, le stalle, gli animali, le masserizie. A Sant’Anna, quel giorno, uccisero l’umanità intera.
La gente si era anche rifugiata nelle mani di Dio all’interno della chiesa sperando di non essere toccati in un luogo sacro. Purtroppo non è nemmeno servito…
È importante non dimenticare, se non potete andare sul luogo vi consiglio di visitare il loro sito web :
http://www.santannadistazzema.org/
Non è la prima volta che l’esercito nazista supera il limite concesso dalla guerra. La prima volta succede proprio un anno prima in Sicilia.
Castiglione di Sicilia
È il paese accanto a Taormina al confine tra le provincie di Messina e Catania. 75 anni fa, di fronte ai britannici dell’operazione Husky, i tedeschi sono sempre più accerchiati e ben presto saranno costretti ad attraversare lo stretto.
Il 12 agosto del 1943, un anno esatto prima di Sant’Anna di Stazzema, i soldati tedeschi eseguono il primo eccidio di civili. Le fonti divergono per giustificare quell’atto ingiustificabile. Qualcuno ha rubato una scatola di scarpe, è stato depredato un camion, sono stati uccisi 5 tedeschi. Una cosa è certa: il risultato.
Le truppe tedesche della divisione Herman Goering sparano sulla popolazione direttamente da un autocarro sparando a chiunque vedano. Entrano nelle case con una violenza incredibile e prendono tra i 200 e 300 ostaggi. Il paese è abbandonato il 13 sera. I tentativi di negoziazione falliscono fino all’intervento delle suore dell’ordine delle figlie di Sant’Anna e in particolare di Suor Anna Amelia Casini che offre la propria vita in cambio degli ostaggi.
Una testimonianza di Suor Anna Amelia Casini è ripresa in questo articolo della Repubblica del 2010.
Qui altri dettagli sulla strage di Castiglione di Sicilia.
Oltre 20 feriti e 16 vittime:
- Nicola Camardi
- Francesco Cannavò
- Francesco Carcipolo
- Nicola Celano
- Nunzio Costanzo
- Giovanni Crifò
- Giovanni D’amico
- Francesco Difrancesco
- Salvatore Difrancesco
- Giuseppe Ferlito
- Vincenzo Nastasi
- Salvatore Portale
- Santo Purrello
- Giuseppe Rinaudo
- Carmelo Rosano
- Giuseppe Seminara
Non sono le uniche stragi per cui ha sofferto l’Italia in quegli anni terribili di guerra, potremo citare Marzabotto, Civitella, le fosse ardeatine, ecc.
La guerra uccide. Uccide tutti…