Conclusione delle Vie dei Tesori

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Sempre una grande vittoria per la cultura. Ancora quest’anno i weekend di ottobre sono stati un successo. Ogni anno Le Vie dei Tesori riempiono tutta la nostra cara Palermo dalle piazze alle viuzze, di curiosi, turisti, appassionati e amanti della cultura.

Prima di parlare di quantità parliamo di qualità.

Questi 5 fine settimana sono stati ricchi di incontri e di emozioni. Accompagnando i visitatori, non ho potuto lasciare il Rifugio antiaereo sotto Piazza Pretoria però ho visto l’altro lato delle Vie dei Tesori, quello negli occhi della gente, entusiasta e meravigliata delle bellezze della nostra cara Palermo. Ci sono stati dei luoghi che sono stati stravisitati e alcuni dimeno ma la parola d’ordine era sempre la stessa: “fantastico”. Per parlare più in particolare del Rifugio Antiaereo, ho incontrato tantissimi palermitani, tantissimi italiani, tantissimi stranieri che malgrado le lunghe file hanno aspettato a volte ore per entrare e scoprire un pezzettino della nostra storia, di una storia terribile non così lontana. Ci sono stati tantissimi gruppi, tantissime visite, non sempre le stesse perché c’è tantissimo da raccontare e a volte sono state anche “stravolte” dai visitatori che hanno all’improvviso condiviso le storie delle loro famiglie, o anche le proprie storie perché ricordo a tutti che ancora oggi abbiamo nelle nostre famiglie testimoni di quel terrificante periodo. È capitato spessissimo che alcuni visitatori prendevano la parola per condividere il loro vissuto sotto le bombe della Seconda Guerra Mondiale… Ci sono stati dei momenti veramente toccanti di piccole storie che fanno parte della grande storia. Ho ancora tantissimi visi in mente, ricordo ancora tantissimi sguardi profondi e facce bagnate dalle lacrime. Ho cercato di raccontare quei momenti al meglio provando a trasmettere l’emozione che ho provato mentre sentivo quei terribili racconti e non è sempre facile. Ogni tanto mi si stringe la gola vedendo le lacrime negli occhi delle persone. Credo che non dimenticherò mai di un signore ultraottantenne che è venuto il quarto weekend. Durante la visita non ha detto una parola. Mi ricordo di lui seduto sulle fredde panchine del rifugio con le mani appoggiate sul suo bastone, lo sguardo nel vuoto, e le sue lacrime che gocciolavano dal suo viso addolorato da questi ricordi. Ci sono stati anche momenti bellissimi. Quest’anno sono venute tantissime scolaresche e soprattutto tantissime classi di scuole elementari. A volte penso che sono troppo piccoli per fargli scoprire quanto l’uomo può essere cattivo però i nostri ragazzi sono veramente intelligenti, mi hanno messo tantissime volte nei guai con delle domande per le quali era veramente difficile rispondere. Come rispondere ad una ventina di ragazzi di 8 anni che chiedono: “Cosa possiamo fare per evitare la guerra?” Ogni tanto quando guardo notizie del mondo e TG mi viene l’angoscia di quello che potrebbe accadere però sono queste domande che mi danno speranza.

Per parlare un po’ di numeri…

Credo che i visitatori sono stati tantissimi, non ho ancora i numeri ufficiali. Il rifugio ancora una volta è stato uno dei luoghi più visitati delle Vie dei Tesori. Per me, questo mese, ci sono stati tantissimi incontri, più di 300 gruppi, centinaia di persone iscritte nel gruppo Historia Palermo su Facebook, un centinaio di caffè, 370.000 passi, 780 piani, 270 chilometri a piedi e 7 chili persi e come sempre ne è valso la pena. Voglio ringraziare in particolare chi in questi giorni è stato fondamentale per la riuscita di tutto. Ringrazio Emanuele e Danilo che hanno gestito gli ingressi con tutti i ragazzi dell’alternanza scuola-lavoro che hanno fatto un lavoro incredibile per far sì che tutto andasse liscio. Ringrazio tutti quelli che lavorano al Palazzo delle Aquile per la loro simpatia e disponibilità malgrado l’invasione del comune in queste settimane. Già mi stanno chiedendo “Quando è prevista la prossima apertura?” Ringrazio lo staff delle Vie dei Tesori che ogni anno regala a tutti noi un viaggio alla scoperta di una Palermo che è fantastica. E ringrazio soprattutto tutti i visitatori, grandi e piccini, che sono stati meravigliosi malgrado le file, il caldo e il senso di angoscia lì sotto. Un abbraccio a tutti.  
Foto: Marco Mogavero
 

Wil

“Sono anche le piccole storie che fanno la grande storia”

  PS: Seguendo >>questo link<< troverete una foto di uno degli ingressi della piazza com’era prima di essere chiuso. E in >>questo articolo<< il video girato sotto la fontana di cui ho parlato spesso durante le visite al rifugio.    

2 thoughts on “Conclusione delle Vie dei Tesori

  1. quest’anno ho visitato poco ma l’anno prossimo e vaiiiiii toccante il ricordo dei rifugi antiaerei ho 48 anni non c’ero ancora ma ogni volta che ne sento parlare penso di immagginare l’ansia e la paura , mia nonna materna mori sotto i bombardamenti aerei e sentire mia madre raccontare quella sera quanto mio nonno con le lacrime agli occhi dovette dargli la brutta notizia cmq a parte tutto bellissima manifestazione Palermo sara sporca , ci sara incivilta di alcuni che la offende la maleducazione di altri ma in fatto di cultura non c’e’ ne’ per nessuno grazieeeeeeeeeeee

  2. Grazie a will per aver avuto la capacità di farmi emozionare e attraverso il suo racconto di calarmi quasi in quei momenti. E un doppio grazie., per lui che palermitano non è, per far trasparire dai suoi racconti l’amore che prova per la mia Palermo.

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