100 anni fa, il DAP
Il 5 gennaio 1919 viene fondato a Monaco di Baviera il DAP: il Deutsche Arbeiterpartei (Partito Operaio Tedesco). Il partito pangermanista è la conversione di un circolo politico che era inteso più come un club che un partito. È composto in maggior parte dagli operai delle ferrovie di Monaco.
È un piccolo partito con pochi iscritti. Diventerà famoso in seguito come il partito dove Adolf Hitler ha avuto le sue prime esperienze politiche.
Il capitano Adolf Hitler deluso delle conseguenze della Prima Guerra Mondiale, uscendo dall’ospedale nel novembre 1918 raggiunge il suo reggimento di Monaco. La Baviera è divisa tra il partito comunista KPD e socialdemocratico SPD fino alla presa di potere dei Freikorps (milizie paramilitari).
Hitler viene eletto rappresentante della sua caserma senza pertanto prendere parte nei partiti dei Freikorps che lottano per il potere bavarese.
Scriverà nel suo libro Mein Kampf che si avvicina al DAP su ordine dei suoi capi partecipando alle riunioni del partito nelle birrerie bavaresi. Ed è in quel momento che reagendo spontaneamente ad un discorso prende la parola. Comincia la sua carriera politica diventando in seguito membro del DAP trasmettendo al partito una forte ideologia antisemita.
Il partito cresce rapidamente grazie ai talenti e alle idee di Hitler. Nel gennaio 1920, il neo-politico propone l’evoluzione verso un’organizzazione più grande. Il 24 febbraio, fa adottare al partito il Programma in 25 punti che punta su una modifica generale della società tedesca da un punto di vista socioeconomico.
I punti principali sono:
- La creazione di una Grande Germania.
- Il rifiuto del trattato di Versailles.
- Creazione di colonie.
- Gli ebrei non sono cittadini tedeschi.
- Solo i cittadini possono votare e essere dipendenti pubblici.
- Coloro che non sono cittadini possono essere espulsi dal paese.
Nel febbraio del 1920, un anno dopo la sua creazione, il DAP cambia nome per diventare il molto più noto:
il NSDAP – Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei.